UN’ESPERIENZA DI FORMAZIONE MANAGERIALE – INTERVISTA A DAVIDE CAREGNATO

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Oggi è Direttore della SAA – Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università degli Studi di Torino. Ci parli della sua esperienza professionale.
La mia esperienza professionale parte dal settore imprenditoriale privatistico, in quanto in passato sono stato amministratore delegato di due aziende nel settore manifatturiero. Dal 2004 al 2012 ho lavorato per la COREP, un’azienda partecipata mista pubblico/privato, nella quale ricoprivo il ruolo di Responsabile di Amministrazione, Finanza, Controllo e Risorse.

Nel 2012, in seguito all’introduzione della legge Gelmini, la Scuola di Amministrazione Aziendale è stata trasformata per adeguarsi alla nuova normativa introdotta. L’Ateneo, che governa SAA, ha immaginato di creare una realtà che interagisse in maniera importante con il sistema economico/sociale, realizzando percorsi ad elevata intensità didattiche e strutturati per le esigenze didattiche espresse dal territorio.

La prima attività che ho svolto in SAA è stata l’assicurare un supporto tecnico ai soggetti incaricati alla transizione. Attivata la “nuova SAA”, con i compiti di assicurare prosecuzione delle attività della realtà in fase di chiusura, è stato emanato un bando pubblico per il ruolo di Direzione, cui ho partecipato e che mi sono aggiudicato.

Qual è la mission della SAA e com’è organizzata?
La Mission che ci è stata affidata è quella di proseguire a sviluppare le attività che gestiva la precedente Scuola di Amministrazione, integrando nuove attività, qualitativamente in linea con la gestione cessante. Gestiamo attualmente cinque percorsi di Laurea afferenti il Dipartimento di Management: due sono interamente in inglese, uno in lingua italiana e altri due online. Sono assicurati agli studenti dei servizi didattici integrativi caratterizzanti, fra cui: il tutoraggio, presente in tutti gli insegnamenti, la gestione del materiale didattico in modo personalizzato, l’attività di Coaching e di Company Presentation, utili all’orientamento e al Placement, il supporto alla ricerca e alla gestione amministrativa del tirocinio curricolare ed extra-curricolare in Italia e all’estero, inclusi i bandi Erasmus, il rafforzamento capacità linguistiche, l’accoglienza di studenti stranieri, il servizio biblioteca con assistenza tesi, il Placement personalizzato, con matching domanda/offerta in relazione alle inclinazioni dell’allievo e alle skill richieste dagli enti/aziende ospitanti. Gestiamo inoltre master universitari, sviluppando attività di formazione continua sia alle imprese sia ad altri soggetti che vogliono apprendere delle competenze specifiche che non sono previste nell’ordinamento dell’università.

Davide Caregnato, Direttore della SAA – Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università degli Studi di Torino

Quanto spazio viene dato allo sviluppo delle soft skills all’interno della SAA?
Non ci sono degli insegnamenti obbligatori delle soft skills all’interno dei nostri corsi di laurea. Sono corsi generalmente facoltativi, ma molto frequentati. Sviluppiamo sia attività di gruppo, congiunte, sia attività singole, in cui gli studenti possono avere un Coach che li supporta nella crescita di queste competenze che reputiamo fondamentali per l’ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro e questo gli permette di avere un capitale umano più rilevante.

Che risposta riscontrate dal mercato del lavoro, qual è l’approccio mentale e le competenze che devono avere gli studenti una volta laureati per entrarvi? 
Abbiamo un ottimo riscontro dal momento in cui i ragazzi che acquisiscono questa tipologia di formazione: hanno competenze aggiuntive, ovvero si presentano meglio in impresa, hanno un’idea più chiara di cosa significa lavorare, sanno ragionare per obiettivi e sanno lavorare in gruppo. Formiamo gli studenti con un’impronta imprenditoriale, per questo fin dal 2005 abbiamo creato un percorso dal nome “ScopriTalento”, continuamente riprogettato negli anni, che prevede che Coach professionisti educhino gli studenti per supportarli a svolgere, a loro volta, i Coach nelle scuole superiori. Grazie alla collaborazione con imprese del territorio, che ci propongono temi/progetti da sviluppare grazie agli “studenti Coach” illustriamo l’idea a singole classi delle scuole superiori, con il compito di creare piccole aziende all’interno delle stesse. Gli studenti cominciano a darsi dei ruoli, definiscono le attività da svolgere e presentano il project work all’azienda. I migliori progetti presentati possono ricevere un premio sotto forma di singole borse di studio. Questa attività ha un duplice vantaggio: fare orientamento nelle scuole superiori e dare un primo incarico operativo agli studenti universitari. Talvolta le imprese applicano almeno parzialmente quanto progettato dai ragazzi nella loro operatività ed è capitato che il progetto presentato favorisca l’acquisizione di vere e proprie commesse commerciali.

Luca Brambilla