I trucchi per combattere la distrazione sul lavoro

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La distrazione sul lavoro è un mostro davvero difficile da combattere, capita a tutti di sentirsi sopraffatti dalle cose da fare ma totalmente privi dello spirito e della motivazione per portare a termine i propri incarichi. Ma, quando fare qualsiasi tipo di lavoro impegnativo diventa una lotta contro se stessi, bisogna ricordarsi di non disperare: il più delle volte è sufficiente provare dei metodi nuovi per trovare il giusto focus.

Ecco quindi alcuni trucchi per sbloccare la nostra produttività e aumentare il nostro livello di concentrazione.

Spazio alla distrazione

Sembra paradossale, ma funziona: la concentrazione è qualcosa di difficilmente controllabile e spesso si manifesta quando meno ce l’aspettiamo e quando meno la stiamo cercando. Essere creativi può aiutarci a trovare la giusta concentrazione, dal momento che eccita il nostro cervello verso quello che stiamo facendo. La chiave è osservare quindi proprio quello che ci distrae e che incanala quelle energie che dovremmo spendere lavorando. Quando non combattiamo le nostre distrazioni, ma vi prestiamo attenzione, è paradossalmente più probabile “inciampare” in un’idea che che risolva quei problemi che assillano il retro della nostra mente.

Riscaldamento mentale

A volte, serve bisogno di un po’ di riscaldamento mentale prima di tuffarsi a capofitto in un compito: se per fare attività fisica serve prima riscaldare i muscoli, perché non dovrebbe valere lo stesso con le attività cognitive? Per alcuni potrebbe funzionare fare dei giochi enigmistici, come risolvere anagrammi o parole crociate. Se fatto in compagnia dei collaboratori, questo diventa non solo un ottimo “riscaldamento mentale”, ma anche un efficace esercizio di team building. È possibile ottenere più benefici cognitivi e creativi quando si si gioca prima e si lavora poi, piuttosto che lavorare e interrompersi nel mezzo della giornata per riprendere fiato. Esistono giochi che stimolano abilità richieste nei lavori più svariati: ad esempio, un addetto alle vendite, potrebbe provare a fare una sessione di improvvisazione con un collega, o mettere insieme un puzzle prima di affrontare un problema spinoso.

I trucchi per combattere la distrazione sul lavoro

Lasciarsi andare

A chi non è mai capitato di trovarsi in quelle situazioni in cui più ci si sforza di controllare qualcosa, meno si è in grado di farlo? Una grande causa di stress è cercare di controllare le cose che non possiamo controllare: conseguenza inevitabile è quella di rivolgersi alle distrazioni come valvola di sfogo per questo tipo di stress. A volte insomma basta semplicemente lasciarsi andare e mollare un po’ la presa. Chissà che questo non porti nuove opportunità e desiderio di concentrarsi su quello che dobbiamo fare.

Perché?

Se trovare la radice della distrazione risulta spinoso e difficile, potrebbe servire fare un po’ di introspezione e capire quali sentimenti ci spingono a svolgere determinate attività piuttosto che altre (che dovremmo effettivamente svolgere). Il nostro corpo reagisce alle situazioni poco confortevoli in maniera abbastanza lineare: si chiama omeostasi. Se senti freddo, ti metti una giacca, se senti caldo, la togli. Tutto il comportamento umano, distrazione inclusa, segue questo pattern. Quindi la prossima volta che ci ritroviamo a guardare il telefono invece di portare a termine un incarico, vale la pena provare ad analizzare quello che sentiamo: che cosa stiamo cercando di allontanare? La frustrazione? La mancanza di fiducia nelle nostre capacità di eseguire il compito? Solo quando ci concentriamo su quell’emozione sottostante, possiamo iniziare a trovare un modo diverso di affrontarla.

L’importanza della pausa

Quando siamo distratti si instaura un circolo vizioso per cui sentiamo di non avere tempo di riposare a causa del tempo perso distraendoci. Di fatto però, questo atteggiamento è tutt’altro che produttivo. Ogni volta che facciamo una pausa e ci allontaniamo intenzionalmente dal lavoro, siamo portati a sperimentare maggiore soddisfazione lavorativa e diminuzione dell’esaurimento emotivo.

La Redazione