Il ruolo del communication specialist in azienda: profilo, competenze, attività

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Chi si occupa di marketing lo sa: è davvero difficile far capire ai colleghi quanto sia importante la comunicazione se non è il proprio settore. Capita spesso di sentirsi dire: “Puoi aggiornare questa pagina del sito? Puoi sistemare questa brochure? Puoi creare un post su questo argomento? Tanto ci vorrà un minuto!”. Beh, non è proprio così e il communication specialist lo sa bene.

Oggi ci sono talmente tanti prodotti simili sul mercato, che il consumatore ha l’imbarazzo della scelta; una valutazione che si basa, ovviamente, sul gusto personale, ma anche sulla comunicazione di prodotto. Pensiamo alla sola pasta, per esempio gli spaghetti. Come sono fatti? Grano duro, diversi formati (più fini o più spessi), cottura 10 minuti. Quindi una marca vale l’altra? No, ognuno ha la sua preferita. Perché? La nostra scelta dipende – fatte salve le preferenze individuali – dal grande lavoro svolto dalla comunicazione. Potremmo aver visto la pubblicità di uno chef famoso che utilizza quella pasta, oppure associare quel determinato marchio, presente da anni sul mercato, a un nostro ricordo d’infanzia, potremmo reputare un brand di qualità superiore a un altro, infine essere attratti dai colori e dalle forme del packaging. Tutto questo è comunicazione ed è frutto del lavoro del Communication Specialist.

Comunicazione e marketing sono parole che molto spesso vengono considerate sinonimi, in realtà non indicano gli stessi ruoli, ma entrambi collaborano per lo stesso obiettivo: vendere il prodotto. Se il Marketing Specialist si occupa maggiormente di analisi di mercato per evidenziare potenzialità e criticità del brand rispetto alla concorrenza, il Communication Specialist è una fucina di idee creative che si occupa dell’awareness e della promozione del marchio e delle sue soluzioni. Il Communication Specialist ha alle spalle anni di studi universitari di marketing, economia, psicologia (del consumatore) e di comunicazione (aziendale, di prodotto, pubblica, sociale ecc.). È una figura consapevole che scegliendo di fare questo lavoro non dovrà mai smettere di imparare e aggiornarsi: questo campo infatti è in continuo fermento. Il consumatore evolve, il digitale avanza ininterrottamente e quasi ogni giorno nascono nuovi modi di comunicare. Un ambito, quello della comunicazione, affascinante e al contempo variegato, in cui il Communication Specialist deve sviluppare capacità multitasking per poter passare da un progetto all’altro velocemente e possedere sia doti comunicative, sia doti grafiche, capacità analitiche, ma soprattutto organizzative.

Comunicazione e marketing sono parole che molto spesso vengono considerate sinonimi, in realtà non indicano gli stessi ruoli.

Quali sono le attività di cui si occupa il Communication Specialist? Dipende da molti fattori: dalla struttura aziendale, dalla presenza di agenzie esterne di supporto, dal numero di membri del team; si può affermare che questa figura si occupa di creare e gestire la comunicazione aziendale online e offline. Per questo motivo il Communication Specialist deve possedere doti comunicative, creative, analitiche, organizzative.

Eccole nel dettaglio.

  • Doti comunicative: già dalla descrizione della posizione lavorativa, si deduce che il Communication Specialist deve essere bravo a comunicare. Si deve occupare di promuovere il marchio sul mercato gestendo sia la comunicazione offline (come brochure, volantini, manuali) sia online, gestendo la presenza del brand nella rete con un proprio sito e profilo sui diversi social media, sia realizzando collaborazioni con siti tematici, online magazine, influencer, blog. Comunicare il brand significa anche realizzare eventi, materiali promozionali, gadget e collaborazioni con associazioni locali per affermare la presenza del marchio sul territorio. Non dimentichiamo poi l’attività di nurturing dei propri contatti: la capacità, cioè, di alimentare e tenere vivo il rapporto tra il marchio e i suoi clienti o fornitori. Attività che spesso viene fatta attraverso le newsletter, ma anche gestendo le community dei consumatori presenti sui social network.
  • Doti creative: la concorrenza è tanta ed è necessario trovare sempre nuovi modi di comunicare il proprio marchio per catturare l’attenzione degli utenti. A tal proposito è molto utile per il Communication Specialist conoscere i principali tool grafici (Canva, Adobe Suite, solo per citarne alcuni) così da poter creare ogni volta template diversi e originali.
  • Doti analitiche: tutte le attività di comunicazione devono essere analizzate. Diversi sono i KPI (Key Performance Indicator)da tenere in considerazione e che possono essere valutati per comprendere se la propria strategia di comunicazione sta ottenendo i risultati sperati. Anche l’analisi dell’attività della concorrenza è fondamentale per comprendere come si muovono i propri competitor sul mercato e garantire al proprio brand una posizione strategica.
  • Doti organizzative: tutte le attività di comunicazione devono essere organizzate. Pensiamo per esempio alla programmazione dei post sui social network, all’organizzazione di un evento, piuttosto che alla cadenza delle varie newsletter. Importantissima è anche l’organizzazione e la gestione del budget: tutte queste attività hanno un costo!

In conclusione, il Communication Specialist non è una professione adatta a tutti, ma se vi sentite pronti questo è un lavoro che da grandi soddisfazioni e non vi permetterà mai di annoiarvi. La prossima volta che chiederete al vostro collega di sistemare una brochure, perché tanto ci vuole un attimo… ripensate a questo articolo e siate riconoscenti del grande lavoro che ha sulle spalle!

Mila Luzzini