Leadership: l’importanza di prendere le decisioni aziendali

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Non c’è giorno che passi senza la scoperta di nuove modalità per valutare le qualità e le competenze dei manager o dei collaboratori. Tutto questo è di grande aiuto per chi si occupa di soft skill e change management, e cioè di modifica e miglioramento delle relazioni in ambito aziendale. Tuttavia, tale capacità di analisi e diagnosi non risolve le problematiche, anzi, paradossalmente acuisce la gravità della fase successiva, e più importante: quella decisionale.

Il cantautore Giorgio Gaber recitava: «Come se capire la crisi volesse dire che la crisi è risolta». Poche efficaci parole per sottolineare il sostanziale abisso tra una giusta analisi e il coraggio di intraprendere la strada corretta.

Stiamo seguendo due multinazionali che hanno deciso di intraprendere un percorso di implementazione della leadership per la loro prima linea manageriale. In entrambe le situazioni, attraverso una prima fase di interviste, analisi e valutazioni, sono emerse delle aree di miglioramento specifiche per ciascun membro della prima linea. Nel corso dei mesi abbiamo poi constatato come, da una parte, diversi componenti abbiano visibilmente preso sul serio il percorso predisposto, utilizzando gli spunti operativi forniti per crescere nel ruolo, mentre, dall’altra parte, ci siano stati elementi rimasti a un livello manageriale insufficiente.

Leadership: l'importanza di prendere le decisioni aziendali

Una volta terminato il percorso e riportati questi dati ai rispettivi AD, abbiamo assistito a momenti di incertezza da parte dei due leader. È molto difficile, se non impossibile, capire cosa passa per la testa di un direttore quando deve decidere se sostituire o meno uno dei propri riporti. L’evidenza dei dati, per quanto completi ed esaustivi possano essere, non rende comunque automatica una decisione, soprattutto se coinvolge delle persone. In uno dei due casi, l’amministratore delegato ha voluto che seguissimo in modalità one to one, per un periodo di pochi mesi, il suo riporto diretto valutato negativamente: dopo poche settimane la persona ha mostrato concreti segni di cambiamento nel comportamento, acquisendo nel frattempo il rispetto dei suoi collaboratori. In un successivo incontro riservato, l’AD ha riferito la gioia espressa dallo stesso collega nel comprendere di essere più utile all’azienda.

Più che le docenze private, decisiva è stata la scelta dell’amministratore delegato di voler rinnovare la fiducia verso un proprio collaboratore. Un esempio che dimostra come, col tempo, l’elemento che contraddistinguerà i veri leader sarà la capacità di prendere decisioni scomode e difenderle, credendo più di chiunque altro nelle capacità dei propri uomini.

Il brano che avete letto è stato tratto dal libro Soft Skill – Cosa sono, a cosa servono del Prof. Luca Brambilla – ed. FAG.

Luca Brambilla