Valorizzare le persone: il “credo” di un manager di successo – Intervista ad Alireza Moussavi

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Manager che lavorano

Alireza Moussavi, General Manager IMA Automation FASP , è stato premiato lo scorso anno come Gold Manager dal Gruppo Giovani di Federmanager. In questa intervista ci racconta le sfide incontrate nella sua carriera lavorativa, ponendo l’accento sul sacrificio del proprio tempo personale, e i trend che caratterizzano il suo settore. Esplicitando che sono sempre le persone con cui si lavora a fare la differenza, che sommate alla volontà di dare sempre il massimo in qualsiasi cosa si faccia, il dott. Moussavi rivela che il successo deriva anche dalla capacità di imparare dai propri errori.

Lei è General Manager IMA Automation FASP. Quali sono state le sfide maggiori che ha affrontato nell’arco della sua carriera?

Diventare Manager e investire sulla propria formazione e prepararsi alla “sfida di tutti i giorni” ha sicuramente rappresentato la prima sfida e il punto di partenza del mio percorso manageriale poiché la strada da studente lavoratore è stata lunga e tortuosa. Sviluppare una fiducia incrollabile in sé stessi e un buon livello di autostima è sicuramente stato un altro passo importante insieme al tentativo di diventare una persona sempre più paziente e consapevole sia dei propri punti di forza che dei propri limiti.

Imparare a decidere in condizioni di incertezza e velocemente è poi sempre una sfida. Allo stesso tempo imparare ad essere umili, accettare gli errori ed interpretarli come “indicatori” delle aree su cui possiamo concentrarci per migliorare noi stessi e le nostre prestazioni.

In cima alla classifica delle difficoltà, però, resta il sacrifico del mio tempo personale, della mia vita privata e dei miei affetti. È stato ed è tutt’ora molto difficile sacrificare il tempo che potrei dedicare ai miei figli, alla mia famiglia ed interessi personali. Dietro a ciascuno di noi c’è una storia ed un percorso di vita che inevitabilmente condiziona la nostra esistenza e le nostre scelte. Personalmente mi sono impegnato a costruire e tentare di donare alla mia famiglia la stabilità di vita che per vari motivi non ho potuto avere durante la mia infanzia. Ringrazio la mia famiglia e mia moglie per avermi sempre sostenuto, anche quando non ero ancora capace di gestire completamente lo stress e “lasciar fuori dalla porta di casa” i problemi.

Qual è il “credo” della sua carriera manageriale?

Sono e resterò sempre dell’idea che le persone fanno la differenza, per questo bisogna credere nei propri collaboratori, conoscerli e aiutarli a migliorare nelle loro aree di debolezza puntando al contempo su quelle di forza. Lo sviluppo di una squadra forte, inclusiva e decisionista rappresenta il principale obiettivo del mio percorso manageriale e professionale. Dopo una partenza altamente dinamica e in alcuni casi di “eccessivo impeto” caratteriale, ho compreso che prima di tutto dobbiamo sforzarci a comprendere in maniera quanto più empatica possibile i nostri collaboratori. Modulare quindi, per quanto possibile, la nostra comunicazione di conseguenza, in una visione sempre dinamica del ruolo in azienda ma maggiormente olistica dal punto vista “dell’essere umani”. Imparare a delegare e focalizzare gli interventi correttivi sulle sole azioni necessarie a ciascun membro della propria squadra di lavoro per raggiungere i loro obiettivi, lasciando loro spazio di esprimersi. Come dico sempre a loro, il loro successo rappresenta di conseguenza il raggiungimento degli obiettivi aziendali e del mio successo professionale.

Quali sono i trend che caratterizzano il suo settore attualmente?

Sappiamo bene che il contesto macroeconomico mondiale al momento è difficile. L’incertezza sugli sviluppi della ripresa economica e del relativo rilancio, a cui si uniscono inevitabili interferenze, rischi e paura per i conflitti in corso, sono all’ordine del giorno.

Operando nel mercato delle auto elettriche, notiamo che fatica a decollare secondo le aspettative fissate dai diversi analisti e dagli studi del settore. Questo inevitabilmente si ripercuote sulle aziende del comparto automotive e provoca un dilungamento e costante posticipo delle decisioni di investimento da parte dei clienti. Di conseguenza gli ordini di vendita sono diminuiti; oggi si è focalizzati sulle attività di prevendita e sulle azioni di contenimento del momento contingente.

Anche il mercato industriale in cui siamo inseriti è ormai da due trimestri consecutivi in rallentamento; tuttavia, siamo fiduciosi che a breve i progetti più importanti inizieranno a concretizzarsi.

Alireza Moussavi, General Manager IMA Automation FASP

Quali sono le strategie migliori per cavalcarli e anticipare quelli futuri?

A livello strategico abbiamo in corso diverse valutazioni e attività finalizzate a trovare il giusto bilanciamento tra diversificazione e sviluppo organico dei suddetti business. Allo stesso tempo, procediamo con le attività di riorganizzazione ed integrazione della IMA Automation FASP nelle logiche organizzative ed industriali del settore IMA Automation e del gruppo IMA. Per IMA Automation FASP le future sfide passeranno attraverso l’industrializzazione di prodotto, efficientamento produttivo e riduzione degli sprechi lungo l’intera Catena del Valore aziendale. Internalizzazione e sviluppo dei mercati di riferimento facendo leva sui punti di forza che IMA ci mette a disposizione. 

L’anno scorso ha ricevuto il premio come Gold Manager dal Gruppo Giovani di Federmanager. Cosa ha rappresentato per lei questo riconoscimento?

È stato davvero emozionatamente: ho compreso per la prima volta in vita mia cosa significhi “bloccarsi su un palco” durante il proprio discorso di ringraziamento. È stato davvero un bellissimo e inatteso riconoscimento! Questo premio è il risultato di tantissimi sacrifici e di duro lavoro mio e dei miei collaboratori. Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutte le persone che hanno creduto in me. Ringrazio IMA per la fiducia riposta e Federmanager per avermi selezionato. Questo premio rappresenta un ulteriore spinta e stimolo per affrontare con ancor più fiducia le sfide di oggi e di domani.

Qual è il segreto che l’ha portata a vincere il premio come Gold Manager? Come potrebbe essere di ispirazione per i manager che aspirano ad avere successo?

È importante fissare obiettivi chiari, sfidanti ma raggiungibili, sia di lungo termine che di breve imparando ad ascoltarsi e ad ascoltare e ad avere il coraggio di cambiare direzione quando ci si rende conto di aver preso la strada sbagliata, uscendo dalla propria comfort zone.

Sicuramente dare sempre il massimo per qualsiasi incarico affidatoci e raggiungere gli obiettivi che ci vengono indicati è il modo per conseguire il successo professionale, che deve accompagnarsi a uno sviluppo di skill essenziali come l’empatia, l’intelligenza emotiva, una capacità relazionale con colleghi, clienti e stakeholder esterni.

È altrettanto fondamentale imparare dagli errori poiché fanno parte del percorso di crescita sia personale che professionale. È normale cadere, la differenza la fa sempre come ciascuno di noi reagisce alle difficoltà, alle delusioni e come ci rialziamo e ripartiamo.

Non dimentichiamo di restare curiosi e di esplorare sempre nuove frontiere: è questa una delle sfide del mio prossimo futuro.

Luca Brambilla