What’s next? Un dialogo con Ikaros sul mondo del lavoro

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E’ stata una giornata all’insegna dell’educazione quella che si è svolta questo 23 Aprile a Calcio (BG) nel centro di formazione professionale Ikaros. Ragazzi e docenti si sono approcciati al mondo delle soft skills e del loro versatile impiego nel mondo del lavoro, imparando come queste siano strumenti indispensabili alla crescita del business, così come mezzi imprescindibili alla costruzione di una rete di rapporti interpersonali solida e duratura.

What's next? Un dialogo con Ikaros sul mondo del lavoro

Protagonisti della mattinata sono stati i ragazzi, che hanno partecipato attivamente al dibattito impostato dal Dott. Luca Brambilla e moderato dal direttore Lucio Farè, riflettendo in maniera critica e costruttiva sulle prove poste loro dal futuro e dall’incertezza di un percorso lavorativo ancora da costruire.

Gli studenti si sono impegnati ad individuare le sfide che dovranno affrontare come lavoratori (la difficoltà di fare gavetta o di essere sempre aggiornati, di vincere gli imprevisti ed essere sempre più competitivi) e le strategie attraverso cui aggirarle ( ottenere la fidelizzazione dei clienti così come la fiducia del proprio datore di lavoro, nonché sviluppare l’abilità di vincere le critiche ed essere creativi ). L’interesse dei ragazzi si è evinto non solo dall’ attenzione posta ai contenuti della docenza, ma anche per la vivacità con cui ciascuno ha espresso dubbi e perplessità circa il mondo del lavoro, così lontano eppure così vicino a loro: come far carriera? Come relazionarsi con un team? Come capire se le proprie scelte sono giuste o sbagliate? Come equilibrare vita lavorativa e vita privata? Come capire se il lavoro che stai facendo fa per te? Sono solo alcune delle moltissime domande che i ragazzi hanno rivolto al dottor Brambilla.

What's next? Un dialogo con Ikaros sul mondo del lavoro

Nel pomeriggio invece a mettersi in gioco sono stati i docenti della fondazione, che hanno trovato nella docenza uno spazio dove esprimere dubbi, perplessità e sviluppare nuovi strumenti per la cura e l’educazione dei propri studenti. Il focus è stato l’uso delle soft skills e della comunicazione non verbale per migliorare la recezione che gli studenti hanno delle lezioni svolte in classe. Il Dott. Brambilla ha guidato i docenti nell’apprendimento del metodo ODI (“osserva, domanda, intervieni”) che propone un approccio focalizzato sui ragazzi, sui loro desideri e sul loro bisogno di interlocutori il più sinceri e schietti possibile: non servono insomma docenti che facciano “prediche alte”, ma che dicano ai ragazzi le cose per quelle che sono, che insegnino loro che sono le domande giuste a formare bravi professionisti, perché sono proprio tali domande a creare un ponte diretto tra le intenzioni e i risultati concreti.

Una docenza quella del Dott. Brambilla che grazie all’accoglienza del direttore Lucio Farè e di tutto il corpo (docenti e studenti) si è rivelata trasversale nei temi toccati e nel pubblico raggiunto, declinandosi come uno strumento valido e utile per entrambe le categorie coinvolte.

La Redazione