Quello che non diciamo quando parliamo: guida al linguaggio non verbale
Comunicare in modo efficace non significa solamente sapersi esprimere bene, ma, soprattutto, saper interpretare la comunicazione non verbale.
Comunicare in modo efficace non significa solamente sapersi esprimere bene, ma, soprattutto, saper interpretare la comunicazione non verbale.
Alcuni studi mostrano dove le persone accettano o meno di essere toccate a seconda della relazione sociale che intercorre con il loro interlocutore.
Le fantasie positive sembrano incentivare lo svolgimento di compiti facili ma rallenterebbero la realizzazione di compiti importanti.
Consapevolezza, autostima e percezione delle interrelazioni personali sono gli ingredienti fondamentali del benessere sul luogo di lavoro.
A livello evoluzionistico, paura ed ansia hanno e hanno avuto una funzione fondamentale nel preservarci come specie.
Ecco alcune comuni cattive abitudini da evitare quando si parla in pubblico per risultare comunicatori più efficaci.
Le nostre abitudini determinano buona parte della nostra felicità. Ecco alcune abitudini che bisogna assolutamente cambiare per essere felici.
Saper sfruttare l’intelligenza emozionale può permettervi di risultare affabili e simpatici e di costruire relazioni durature nel tempo.
I gesti illustratori sono usati per rafforzare il valore comunicativo delle parole e possono essere suddivisi in 4 categorie.
Essere particolarmente sensibili è, stando agli ultimi studi, una questione di genetica: il 15-20 % delle persone “altamente sensibili”, lo sarebbe dalla nascita.
La procrastinazione è un’abitudine tanto nociva quanto comune: si tratta di rimandare sistematicamente le attività in ogni area della vita.
La differenza tra successo e fallimento sta nell’evitare le insidie più comuni. Eccone cinque che coinvolgono tutti noi.