I falsi miti che frenano la carriera

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Fare carriera è una sfida piena di ostacoli e trabocchetti. Alcune false credenze riguardo alle strategie migliori per avere successo possono però, paradossalmente, portarci fuori strada, allontanandoci dai nostri obiettivi e facendoci finire oberati, sottopagati e infelici.

Quali sono questi falsi miti e come evitarli?

1. Faticare fino allo sfinimento

Idealizzare lo stress come unico strumento per vivere una vita lavorativa piena è un errore fin troppo comune. La presenza di stress non significa automaticamente successo. Si tende a presupporre che una persona in carriera sia sempre molto impegnata e che, al contrario, chi non lo è non sia predisposto a occupare ruoli importanti e decisionali. Proprio per questo le persone sopportano giornate lunghe e pesanti e cercano di soddisfare anche le richieste impossibili dell’ultimo minuto: di fatto, ciò non garantisce che si stia facendo qualcosa di costruttivo o che porterà a risultati. Inoltre, andare costantemente oltre i limiti ci porta a ottenere di meno e a rovinare i rapporti con le persone che ci stanno attorno. Il successo, insomma, non si misura sulla base delle ore lavorate, ma sugli obiettivi raggiunti. In questo modo è facile essere più produttivi e meno esausti.

2. Basta essere bravi

Si pensa che essere competenti sia di per sé un lasciapassare alla promozione. Attenzione: potrebbe non bastare. Talvolta serve molto di più saper promuovere se stessi, distinguendosi tra colleghi e collaboratori. Essere bravi nel proprio lavoro non significa anche essere bravi a gestire la propria carriera. Promuoversi significa invece dedicare il massimo impegno alla creazione di relazioni, restando sempre concentrati su ogni singolo passo del proprio percorso.

3. Servono i giochi di potere

I giochi di potere non piacciono a nessuno e forzarsi a prendervi parte non è una buona strategia per il successo. Talvolta, però, pur di non lasciarsi trascinare in questo genere di meccanismi si finisce per auto sabotarsi, evitando la costruzione di relazioni perché potrebbero sembrare “politiche”. Per fare carriera non servono le partite a scacchi, ma è necessario prendere del tempo per costruire relazioni e far conoscere la nostra capacità e la nostra personalità: in questo modo, chi è incaricato di decidere potrà valutare meglio il nostro valore.

4. Essere giovani

È sbagliato pensare che non si possa fare carriera dopo una certa età. Credere in questo mito porta a una “profezia che si auto avvera”, in cui le persone scelgono di non perseguire le proprie idee semplicemente perché pensano che sia troppo tardi. Il successo, in realtà, può arrivare a qualsiasi età.

Il brano che avete letto è stato tratto dal libro Soft Skill – Cosa sono, a cosa servono del Prof. Luca Brambilla – ed. FAG.

Luca Brambilla