Sette suggerimenti per il colloquio di lavoro perfetto

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Ci capita sempre più spesso di partecipare a incontri con team che si occupano di selezione del personale. Normalmente il gruppo è composto da almeno tre persone: la prima è l’imprenditore che espone al candidato le caratteristiche generali della figura ricercata. La seconda è il direttore tecnico che spiega più nello specifico le competenze richieste che deve avere la risorsa. A chiudere il cerchio interveniamo noi in qualità di esperti di analisi comportamentale.

Durante il colloquio osserviamo la comunicazione non verbale per verificare se ci sono incongruenze tra le cose raccontate dal candidato e ciò che pensa veramente. Se vi sono delle contraddizioni le sveliamo con una serie di domande mirate. Infine, verifichiamo la possibile interazione tra il candidato e le figure chiave dell’azienda per comprendere se hanno caratteri, abitudini e credenze compatibili.

Per questo, ecco alcuni suggerimenti operativi a chi si trova dall’altra parte del tavolo. Suggerimenti che, se seguiti, aumenteranno le possibilità di essere assunti.

1. In anticipo, ma non troppo.

Arrivate in anticipo al colloquio, ma di circa cinque, dieci minuti, mai di un’ora. Dovete dimostrare che tenete al lavoro e che siete persone puntuali, ma non mendicate mai, neanche se siete nella reale condizione di mendicare. Chi vi guarderà arrivare con troppo anticipo sarà infastidito dal dover anticipare il colloquio che aveva fissato con voi, e penserà che siate un po’ scarsi per essere così liberi da impegni. Inoltre, esiste anche il rischio che non vi venga fatta la cortesia di anticipare l’incontro, e che tutto il tempo di attesa serva soltanto a farvi entrare nella stanza del colloquio in un pessimo stato emotivo.

2. Vestitevi in maniera corrispondente al luogo in cui siete

Normalmente si sente dire “vestitevi eleganti”, ma questo suggerimento ha generato parecchie gaffe imbarazzanti. Se un operatore tecnico si presenta in giacca e cravatta e si trova di fronte a un imprenditore con un maglioncino alla Marchionne è evidente che la scena apparirà strana, se non addirittura fastidiosa. Calibrate quindi bene in quale azienda state andando e per quale ruolo vi siete candidati, e indossate un abbigliamento corrispondente. Ovviamente non presentatevi mai in maglietta o pantaloncini, ma non escludete di potervi presentare anche con una bella camicia e uno spezzato.

Sette suggerimenti per il colloquio di lavoro perfetto

3. Guardate tutti

Troppo spesso si vedono candidati bocciati solo perché rispondono come delle macchinette guardando esclusivamente la persona che ha posto la domanda, finendo così per annoiare gli altri eventuali valutatori. Così si perdono elementi importanti della propria carriera e si finisce per risultare antipatici agli esaminatori, dando l’idea che non li si rispetti abbastanza. Ebbene sì: i valutatori sono spesso egocentrici!

4. Mani sul tavolo

Non posizionate mai le mani sotto il tavolo: sembrerà che abbiate qualcosa da nascondere, o che siete insicuri, e di conseguenza tenderete ad assumere una posizione curva e chiusa. Se ne sentite la necessità, usate le mani per gesticolare, senza però esagerare, sottolineando i punti che vi sembrano più incisivi.

5. Raccontate un vostro difetto

Anche se dal punto di vista del candidato sembra un “suicidio”, sappiate che non esiste team di valutazione che non desideri sapere almeno un vostro difetto. Non fate, quindi, come la celebre battuta di Woody Allen: «Fino all’anno scorso avevo un solo difetto: ero superbo». Siate sinceri, raccontate un vostro limite e magari come state cercando di superarlo. Darete così la testimonianza che non siete degli inguaribili boriosi e che anzi desiderate maturare.

6. Ascoltate

Può sembrare scontato, ma troppe volte abbiamo visto scartare persone più che qualificate perché avevano parlato troppo, riuscendo solo a innervosire gli esaminatori.

7. Fate domande

Dimostrate curiosità e ponete domande precise e motivanti sul vostro lavoro. Una delle più apprezzate e ficcanti è questa: «Mi piacerebbe sapere che tipo di crescita personale e professionale potrò avere in questa azienda lavorando sodo ogni giorno». Se non riceverete risposta a questa domanda, fermatevi a pensare se non vi state squalificando andando in un posto di semplici sfruttatori.

Questi sono alcuni dei suggerimenti che la nostra esperienza ci permette di valutare come efficaci. È bene, però, fare una precisazione: nessuno pensi che basti seguire queste dritte per avere il lavoro dei sogni. Un lavoro si conquista avendo le competenze ricercate dall’azienda. I punti sopra esposti servono però per giocarvi al meglio i vostri talenti.

Luca Brambilla